aes signatum
"Servius rex primus signavit aes. antea rudi usos Romae Timaeus tradit. Signatum est nota Pecutvm, unde et pecunia appellata."
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Il re Servio Tullio per primo impresse il rame. Prima, come racconta Timeo, era in uso il rame grezzo. Il sigillo impresso rappresentava una pecora, da qui la moneta venne chiamata pecunia.
Naturalis Historia XXXIII, XIII
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Il passo di Plinio suggerisce che a Roma, non diversamente dalle altre citt? etrusche dell?Italia centrale, si usasse rame a peso in pezzi informi (aes rude). A Servio Tullio (Re dal 578 al 534), riformatore della societ? romana, ? attribuito il merito di contrassegnare il rame, cio? di produrre aes signatum. Ci? si sposa con i ritrovamenti di Bitalemi attribuibili al medesimo periodo. L?aes signatum non ebbe mai ruolo reale negli scambi commerciali al minuto, dato il suo peso (dai 1200 ai 1800 gr) ma piuttosto quello di riserva di valore o deposito in attesa di fusione o frammentazione. Oltre al ramo secco, furono fusi pani raffiguranti elefante, toro, due galli, anfora, tridente, Pegaso. Sfugge finora il ritrovamento di un aes signatum ?nota pecudum? come riferito da Plinio, ma il fatto che non sia stato ritrovato non significa che non sia esistito. La produzione di aes signatum avvenne fin nel III secolo.




Aes signatum: elefante e scrofa; toro (frammento); caduceo, tridente, ancora.
La variabilit? del peso dell?aes rude e signatum costringeva a pesate per ogni contrattazione, mentre il riferimento ad un sistema di pesi fisso avrebbe risparmiato questa fatica. Del resto era lampante l?esempio fornito dai mercati costieri dove presso le colonie greche, da secoli, erano in uso comode monete d?argento che facilitavano i commerci. Certamente monete straniere, didracme delle vicine citt?, come Neapolis o Tarentum, circolavano gi? a Roma e sopperivano alla mancanza di una moneta vera e propria.
La tradizione secolare del lingotto di rame ebbe una svolta quando anche a Roma, verso la fine del IV secolo, si decise di produrre un sistema articolato in frazioni fisse, contrassegnate ognuna da segni di valore e da tipi che ne garantissero bont? e peso. Nacque l?aes grave, la prima moneta propriamente detta adottata nella citt? capitolina. E? incontestabile per? che l?adozione della moneta moneta a Roma avvenne con un consistente ritardo rispetto alle altre citt? del mondo classico.
2 - Il sistema monetario dell'aes grave |
A Roma la prima moneta propriamente detta fu quindi l?asse librale (aes grave = asse pesante). Esso assumeva la forma della moneta come la conosciamo adesso, mantenendo alcuni tratti ?primitivi? come il modulo imponente dei nominali maggiori e la tecnica peculiare adottata per produrlo, la fusione. Il sistema duodecimale dell?aes grave era articolato nel seguente modo:
Nominale | Segno del valore | Peso teorico (serie Giano/prora) | Valore |
ASSE |
I
| 272 g | 1 |
SEMIS |
S
| 136 g | 1/2 |
TRIENTE |
????
| 90 g | 1/3 |
QUADRANTE |
???
| 68 g | 1/4 |
SESTANTE |
??
| 45 g | 1/6 |
ONCIA |
?
| 22 g | 1/12 |
SEMIONCIA |
Σ
| 11 g | 1/24 |
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